20 Aprile 2024
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Il ritorno della tela di S.Vincenzo M. Strambi nella comunità di Piediripa: un dono per il presente e per il futuro.

di Giovanni Marresi

Possiamo commentare il ritorno della tela raffigurante S. Vincenzo Maria Strambi che veglia sulla prima chiesa di Piediripa, edificata nel 1.951, come un reale e tangibile dono del Cielo per la nostra Parrocchia in concomitanza della festa di Tutti i Santi.
Un dono che nei disegni della Trinità  e del nostro sempre amato vescovo è  la soluzione logica e giusta che pone fine non solo a una diatriba durata anni tra la nostra Comunità  e la Curia ma che risarcisce anche, nella stessa restituzione, quel debito morale che la nostra Parrocchia può  considerare anche in termini culturali e affettivi ora estinto.

Davvero dobbiamo considerare questo avvenimento come  un motivo di festa e una luce di speranza.  E meglio del concetto  espresso da Don Roberto  D’Annibale, parroco della nostra Comunità, non può  riassumere questa vicenda: “Può  più  l’intercessione di una famiglia in Cielo che tante pressioni fatte sulla Terra”.
Questa vicenda ci indica  chiaramente che é al Cielo che dobbiamo guardare per trovare il senso vero della direzione di marcia per la nostra vita umana  e cristiana e per la soluzione ai nostri problemi, e che solo in un rinnovato slancio di servizio nella Carità  la Comunità  di Piediripa può  veder rifiorire la propria fede e sperimentare la protezione del nostro venerato Vescovo è Patrono, di cui il ritorno  del dipinto è  Atto e carezza affettuosa.

La tela realizzata  dal padre agostiniano Bordi, in base alla testimonianza  di A.S., una delle promotrici della iniziativa del ritorno, venne fatta anche tristemente oggetto di uno sfregio altamente simbolico. Ciò  deve farci indurre a riflettere sul quanto la nostra fede in Gesù  trovi ostacoli, ma anche soprattutto su quanto il Bene poi si mostri potentemente nella manifestazione dei piani di Dio Padre in Grazia e Giustizia. Questo riavere il dipinto  tra noi ne è una dimostrazione. E oggi è con San Vincenzo  M. Strambi che siamo chiamati più  che mai a realizzare in Cristo il nostro presente e il nostro pur difficile futuro, ma in un nuovo slancio di rinnovato entusiasmo degno di Comunità  in cammino.